

Ci sono delle situazioni in cui non si può non lavorare con gli altri. Il raggiungimento dei propri obiettivi passa attraverso il lavoro di una squadra.
C’è un proverbio che dice
“se vuoi andare lontano vai in gruppo. Se vuoi andare veloce vai solo”.
A volte, c’è bisogno di andare lontano e veloci. In queste situazioni, non si può fare a meno di un team efficace ed efficiente.
La maggior parte delle squadre vanta efficacia ed efficienza e tutto dipende dai membri del team, perché la squadra non è un’entità astratta ma è fatta di persone. Come sanno lavorare queste persone in squadra e come lavorano fra loro è fondamentale. Quando si parla di team mi vengono in mente tre affermazioni. Chuck Noll, ex allenatore dei Pittsburgh Steelers, disse “essendo specializzato in matematica, credevo che tutto fosse uguale alla somme delle sue parti, finché non ho cominciato a lavorare con le squadre. Poi, quando divenni allenatore, capii che il tutto non è mai la somma delle sue parti, è maggiore o minore, a seconda di come riescono a collaborare i suoi membri”. La seconda affermazione a cui penso è di Patrick Lencioni, che scrisse “non la finanza. Né la strategia. Né la tecnologia. E’ il lavoro di squadra il vantaggio competitivo fondamentale, sia perché è così potente, sia perché è così raro”. E poi c’è Hobbes con il suo homo homini lupus (l’uomo è un lupo per l’uomo).
Ci sono molte teorie sullo sviluppo dei gruppi e delle squadre e sulle competenze che si devono sviluppare per essere un team veramente performante e che riesca a raggiungere gli obiettivi prefissati. Tutte le teorie e tutti i modelli, dai più semplici ai più complessi, hanno la loro ragion d’essere. Diventa, poi, complicato il passaggio dalla potenza all’atto, ovvero il passaggio da ciò che in teoria si può fare a ciò che in pratica si realizza. E in questo si vede come un team non può essere considerato la somma delle sue parti e pensare che a un dato numero di componenti possa corrispondere un dato risultato. Nella realtà esistono team i cui individui hanno potenzialità molto elevate e che messi a lavorare in squadra ottengono risultati deludenti. Altri team sono composti di individui, magari non sempre preparati e dalle spiccate doti, che riesco a collaborare e ad essere estremamente efficaci ed efficienti. Non trovo mai la reale spiegazione di questa cosa. Molto spesso si dice che bisogna “saper lavorare in gruppo, per lavorare in gruppo” e che l’inefficacia di un team deriva dalla mancanza di competenza dei suoi membri proprio in termini di che cosa è un team e delle competenze necessarie per lavorare in un team stesso. E, nella realtà, incontro team i cui membri conoscono teorie e modelli e sembrano essere preparati al lavoro di squadra e non lavorano, nei fatti, in squadra. Allora mi risuona nella testa il caro Hobbes e non posso non pensare all’uomo come un lupo per l’uomo. Nonostante gli anni e i secoli, l’uomo rimane nella sua natura un essere egoista, in cui prevale l’istinto di sopravvivenza e di sopraffazione. E’ come se, istintivamente, l’uomo fosse richiamato allo stato di natura, in cui c’è assenza di leggi, e cercasse, in modo piuttosto inconsapevole, di danneggiare gli altri o eliminare chiunque sia di ostacolo al soddisfacimento dei propri desideri. Ognuno vede nell’altro un nemico, portando l’uomo a una continua conflittualità interna che si manifesta nel tutto contro tutti. Perché siamo animali che si sono abituati, forse male, a stare, vivere, lavorare con gli altri. E’ come se emergesse in modo istintivo una naturalità mai del tutto educata alle leggi di ragione. Allora, tutti conoscono le regole del lavoro in squadra e solo alcuni riescono a educare la natura di lupo che rimane latente dentro ogni uomo.
L’essere umano, però, può imparare e educare la sua natura. Può allenarsi al lavoro di squadra in modo da renderlo parte di sé. La guerra continua rende breve il cammino. La pace permette momenti di grande sviluppo, bellezza, armonia.
Diceva Andrew Carnegie che
“il lavoro di squadra è la capacità di lavorare insieme verso una visione comune. La capacità di dirigere la realizzazione individuale verso degli obiettivi organizzati. E’ il carburante che permette a persone comuni di raggiungere risultati non comuni”.
Perché anche i lupi vivono in branchi, hanno i loro capi, le loro regole e se cacciano insieme ottengono maggiori risultati e vantaggi. Se è vero che la natura umana è egoistica, si può decidere di pensare in modo utilitaristico e guardare ai vantaggi che dà un lavoro di gruppo: andare veloci e lontano.